Giungendo da ponente, prima di entrare nell’ abitato della Fraz. Cinzano, lasciata la strada statale per salire sul colle di Santa Vittoria, non si può fare a meno di notare sulla destra i resti di una importante struttura muraria che va sotto il nome de “ il Turriglio”. Di pianta circolare su basamento quadrato, la costruzione è posta all’interno di un ampio spazio quadrangolare, delimitato da un muro di cinta in pietrame con tessitura ad “opus incertum” ed è caratterizzata da una serie di anelli sovrapposti in ciottoli di fiume, alternati a conci in laterizio; ciò che rimane della parte sommitale, un tempo ben più elevata, come dimostrano rilievi dell’ inizio ‘800 (Arch. Carlo Randoni, 1807- da G. Franchi Pont, 1809) si presenta con quattro edicole semicircolari circoscritte nell’anello più alto .
Il complesso è datato intorno al I sec.a.C. e si collocava all’incrocio di importanti vie (stratae) di comunicazione: quella di Valdispinzo, da Asti a Pollenzo e quella da Alba alla pianura cuneese del Po, in margine alla piana del Tanaro.
Ben più incerta è la sua destinazione originaria; scavi archeologici condotti alla fine degli anni cinquanta hanno riportato alla luce, all’ interno del recinto, tumulazioni preromane e reperti che dimostrerebbero la frequentazione della zona sin dal neolitico. Alcuni studiosi lo identificano come edicola funeraria o tempio circolare consacrato ad una non meglio precisata Musa, ma la versione più consolidata parrebbe essere quella che lo vuole come monumento celebrativo della vittoria di Roma ottenuta da Gaio Mario contro i Cimbri e i Teutoni (101 a.C.) e che segnò l’inizio della romanizzazione dell’intera zona.
Il sito è visibile dalla strada provinciale.